Play-Cos Modena 2018

Ce la metto tutta a rimanere organizzata, a pianificare gli articoli per il blog, i cosplay su cui lavorare...ma poi per una questione o per l'altra tutto va a rotoli e devo passare al piano B.
Quindi eccoci qui, con il piano di riserva.

Ultimamente mi sto rendendo conto di star tornando alle "origini" in fatto di fiere/cosplay/ecc.
Andare ad una fiera per il semplice fatto di cambiare ambiente per una giornata.
Girare per gli stand a curiosare.
Partecipare alle gare cosplay per semplice divertimento e non necessariamente per vincere.
Fare cosplay semplici e che nessuno riconosce, ma di personaggi che amo. (Spero di riuscire a parlarvene bene la settimana prossima)
Tornare a fare foto in fiera anche se la location non è quella perfetta per quel personaggio.

Sto facendo tutto a piccoli passi, ma lo sto facendo!
E riuscendo a fare tutto questo un poco alla volta riesco a tenere sotto controllo l'ansia che ultimante mi prende se ci sono dei cambiamenti.

Il passo che sono riuscita a compiere domenica scorsa al Play-Cos di Modena è stato appunto tornare a fare delle foto durante una fiera, qualcosa di simile a "foto serie" e non solo selfie. 
Ad ogni fiera a cui vado mi porto dietro la macchina fotografica, maledicendomi ogni volta perché pesa nello zaino e puntualmente non la uso mai, ma questa domenica mi sono imposta di non tornare a casa se non avessi fatto almeno qualche scatto a mio fratello e a me stessa (in realtà me le avrebbe scattate lui, sicuramente in fiera non mi metto con cavalletto e controllo remoto!).
E così è stato.
Ho vinto io, non l'ansia.
E devo dire che c'era pure un luce discreta per fare qualche scatto tranquillo!
Finalmente abbiamo qualche foto decente di questi due costumi! (Prima che venga il caldo torrido vorrei comunque fare un photoset degno di questo nome...)

Tra l'altro a questa fiera ho fatto un passo in più, quello che volevo sempre fare, ma che non ho mai fatto perché "non c'è tempo, bisogna andar qua, fare questo, correre di là", cioè: sedermi ad un tavolo a provare un gioco da tavolo nuovo.
Okay, in realtà non ci ho capito praticamente nulla delle regole, ma non è questo il punto!

Comunque per chi stesse seguendo la vicenda Giorgia e la ricerca di "Una stella cedente in pieno giorno", ecco a voi un aggiornamento: ho girato per tutta la fiera e c'era solo un banchetto che vendeva fumetti, con poche speranze mi sono avvicinata e ho chiesto se ce lo avevano.
"Sì, ce l'ho!", mi ha risposto il tipo.
Ero basita, non ci credevo! Lo avevo finalmente trovato! Finalmente avrei potuto leggerlo!
Erano questi i miei pensieri mentre il tipo cercava fra i mille mila scatoloni. Stavo praticamente saltellando sul posto dalla felicità!
"Mi dispiace, ma a quanto pare l'ho dimenticato a casa", mi ha detto dopo un po' che rovistava tra i fumetti.

Ah, ecco, mi sembrava strano che andasse così bene la giornata!

Commenti

Post più popolari